22 Settembre 2025
Tempo di lettura: 5 minuti
Un articolo di un gruppo di ricercatori italiani dell'Istituto Nazionale di Gastroenterologia, di recente pubblicato sulla rivista scientifica Nutrients [1], cerca di rispondere alla domanda: "Il consumo di pollo aumenta il rischio di mortalità per cancro gastrointestinale?". Sulla base dei dati raccolti su circa 5000 persone, seguite per quasi 20 anni di vita, la risposta è che il consumo di carne di pollo è associato a un rischio aumentato di cancro gastrointestinale e, in misura minore, aumenta anche il rischio di morte per tutte le cause.
Nel 2015 l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha definito la carne come "cancerogena per gli esseri umani" e nel 2018 il Fondo Mondiale per la Ricerca su Cancro e l'Istituto Americano per la Ricerca su Cancro hanno dichiarato che esistono forti evidenze sull'associazione tra il consumo di carne rossa e di carne lavorata e il rischio di cancro.
La carne di pollo (o meglio, di pollame in generale) è spesso considerata dalle persone un'alternativa più sana rispetto alla carne rossa e in Italia il consumo è aumentato dell'8,5% negli ultimi 10 anni, passando da 11,7 kg a 12,7 kg pro capite l'anno.
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I risultati della ricerca dei gastroenterologi italiani, che ha dalla sua la numerosità della popolazione investigata, mostrano che questa fiducia è mal riposta.
Il consumo di oltre 100 g la settimana di carne di pollo è risultato associato a un aumentato rischio di morte per tutte le cause e per cancro gastrointestinale.
Il rischio aumenta progressivamente all'aumentare della carne di pollo consumata.
Il rischio di morte per tutte le cause è statisticamente significativo per chi consuma oltre 300 g di pollo la settimana rispetto a chi ne consuma meno di 100 g: aumenta di quasi un terzo (il 27%).
Un consumo tra 100 e 200 g di pollame la settimana è associato a un rischio di morte per tumore gastrointestinale aumentato di 2/3 (65%) rispetto a un consumo minore di 100 g.
Con un consumo tra 200 e 300 g il rischio è più del doppio (111%).
Con oltre 300 g di carne di pollo settimanali, il rischio di morte per tumore gastrointestinale è molto più del doppio (127%).
Per gli uomini il rischio è maggiore che per le donne: con un consumo di oltre 300 g la settimana il rischio di morte per tumore gastrointestinale è oltre due volte e mezza quello di chi consuma meno di 100 g (161%).
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Fonte
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Categoria: Dieta e salute