13 Gennaio 2025
Tempo di lettura: 4 minuti
Il cavolfiore (Brassica oleracea L. var. botrytis) appartiene alla famiglia delle Brassicacee o Crucifere. Ne esistono numerose specie, che crescono preferibilmente in terreni freschi e profondi e variano per periodo di maturazione e raccolta (da ottobre fino a maggio). La parte generalmente utilizzata per le preparazioni culinarie è la testa, composta da numerosi peduncoli a forma di fiore, grossi e stipati di colore bianco, oppure verde, paglierino o violetto.
È un alimento ricco di vitamine (A, B1, B2, C, K, PP, acido folico) e minerali (calcio, potassio, zolfo, iodio, ferro e fosforo) e ha un buon apporto di proteine (3,2 g/100 g). Ha un ridotto apporto calorico (25 Kcal per 100 g), quindi è molto adatto come ingrediente di tante ricette per chi deve perdere peso.
In virtù dell’elevato apporto vitaminico, gioca un ruolo importante nel rafforzamento delle difese immunitarie ed essendo ricco di antiossidanti, in particolar modo i composti isotiocianati, possiede qualità antitumorali, grazie alla capacità di questi fitocomposti di rimuovere scorie potenzialmente cancerogene dall’organismo, svolgendo quindi un’attività detossificante. Recenti studi ne hanno confermato l’azione ipocolesterolemizzante e antinfiammatoria in senso lato; la presenza di gefarnato svolge un'azione antiulcera e sfiammante per la mucosa gastrica.
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La clorofilla presente nella variante verde rinforza la produzione di emoglobina, risultando utile in caso di anemia; inoltre la grande quantità di acido folico contenuta nel cavolfiore è utile per la donna in età fertile, soprattutto per prevenire il pericolo di spina bifida nei nascituri.
Il cavolfiore apporta anche un buon quantitativo di ferro (0,8 g/100 g), di facile assorbimento grazie alla co-presenza di vitamina C; è un ortaggio ricco in fibra (2,4 g/100 g), dunque utile per mantenere un buon transito intestinale, nonché per tutti gli altri vantaggi legati all’equilibrio corporeo.
Per quanto riguarda la modalità di preparazione del cavolfiore, volendo evitare la perdite di vitamine e sali minerali, si consiglia l’assunzione dell’alimento crudo oppure la cottura “sbollentata”, cioè l’immersione dell’alimento in acqua bollente per pochi minuti. In questo modo si mantiene una consistenza croccante e si ottiene una migliore digeribilità anche per di chi soffre di meteorismo.
Infine, essendo il cavolfiore un ortaggio che tende a deteriorarsi facilmente, si consiglia di acquistarlo ponendo attenzione a come si presenta: deve essere ben chiuso, compatto, sodo e senza macchie nell'inflorescenza, con le foglie ben croccanti e chiuse sulla testa.
Ecco una ricetta facile e veloce per gustare il cavolfiore crudo.
Cous cous di cavolfiore
Ingredienti per 2 persone: mezzo cavolfiore; 2 carote; 5 pomodorini secchi; semi vari (girasole, zucca); frutta secca a guscio (anacardi, mandorle, ecc.); gomasio a piacere; poco olio extravergine di oliva.
Procedimento: dopo aver lavato e asciugato le verdure crude, suddividerle in pezzi grandi; aggiungere i pomodorini e frullare grossolanamente. A parte frullare la frutta secca e i semi vari. Amalgamare il tutto e condire con olio e gomasio. È possibile aggiungere verdure di stagione a piacere.
Articolo tratto dai Quaderni di Scienza Vegetariana di SSNV.
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Categoria: Cibi vegetali in cucina