22 Ottobre 2021
Tempo di lettura: 5 minuti
Questa settimana non parliamo di nutrizione o di salute, ma di tempo: ti aiutiamo a trovare il tempo necessario per studiare i nostri corsi e a sfruttarlo al meglio.
C'è chi, quando inizia un corso, lo termina tutto d'un fiato; chi lo suddivide in più settimane; e chi invece vorrebbe finirlo, perché gli interessa, ma fatica a trovare il tempo.
Se ti riconosci in questa terza categoria, non preoccuparti: succede a molti, e accade soprattutto perché abbiamo troppe cose da fare e troppi stimoli esterni che si contendono il nostro tempo.
Con questo articolo vogliamo darti un piccolo aiuto, se ti trovi in questa situazione.
Il primo passo è imporci una certa disciplina affinché il nostro tempo sia tutto (o quasi) tempo "di qualità", cioè impiegato in attività che davvero ci interessano e che ci arricchiscono la vita. Dobbiamo contrastare la dispersione del tempo in tanti rivoli che non portano a nulla, e aumentare la concentrazione per ricavare il massimo dal nostro prezioso tempo.
Forse il tuo problema è proprio questo. Se aspettiamo "il tempo libero" rimarremo bloccati per sempre. Il tempo libero lo dobbiamo creare noi, altrimenti altre mille incombenze (e spesso anche distrazioni di poco valore) se lo divorano.
Decidiamo a priori quali giorni e orari della settimana vogliamo dedicare allo studio. La domenica pomeriggio, sediamoci a tavolino e definiamo i blocchi di tempo in cui studiare, anche in base agli altri impegni che sappiamo di avere.
Misuriamoli in mezz'ore: se abbiamo davvero poco tempo, anche solo due blocchi di mezz'ora la settimana ci permetteranno di seguire con costanza il nostro percorso di studio. Ma se riusciamo a riservarne di più è meglio, perché eviteremo di perdere il filo. L'importante è essere costanti e sfruttare bene queste mezz'ore. Ci possiamo aiutare coi pomodori...
La "tecnica del pomodoro" è un metodo di gestione del tempo (ce ne sono tanti altri, naturalmente). È utilizzato da milioni di persone in tutto il mondo per concentrarsi meglio e sfruttare il tempo in modo più efficace.
Un "pomodoro" è un lasso di tempo di 25 minuti (personalizzabile, ma di solito questa lunghezza è la migliore) in cui ci si impegna su un certo compito senza distrazioni:
vietato leggere le mail;
vietato guardare i messaggi sui social, su Whatsapp e anche gli sms;
vietato interrompersi per fare altro, anche se è qualcosa di "urgente" che ci è venuto in mente (prendiamo un appunto, lo faremo dopo).
Dopo 25 minuti abbiamo diritto a 5 minuti di pausa, il nostro premio! In questi 5 minuti possiamo bere qualcosa, fare uno spuntino, un esercizio di stretching, camminare... quello che vogliamo, ma NON guardare le mail, i social, ecc. (vedi sopra). Queste cose non le possiamo fare, perché:
perderemmo la concentrazione;
verremmo fagocitati da quelle, e senza nemmeno accorgercene ci metteremmo a fare altro, rovinando il nostro piano di studio.
Possiamo leggere un libro, quello sì, purché sia narrativa. Non saggi o altri argomenti di studio, perché interferirebbero con la concentrazione su quello che stiamo studiando e inoltre non sarebbe una pausa di "riposo".
E se volessimo saltare la pausa e continuare a studiare? No, meglio evitarlo. La pausa ci serve per riprendere le forze e studiare meglio nel pomodoro successivo. Dopo la pausa, iniziamo un altro pomodoro, e così via.
Se applichiamo questa tecnica e riusciamo a portare a termine il corso che ci interessa, saremo più felici, per due motivi:
il primo motivo, più immediato, è la soddisfazione di aver raggiunto un obiettivo che ci interessava e continuavamo a rimandare: è sempre entusiasmante arrivare a un traguardo, ci dà energia per continuare.
il secondo motivo di soddisfazione si rivela invece in un periodo più lungo e ci accompagna per tutta la vita: aver acquisito conoscenze che ci aiuteranno a vivere più in salute, a prevenire le malattie, a seguire un'alimentazione sostenibile che non danneggia nessuno; e per i professionisti della salute, le competenze acquisite sono uno strumento di lavoro indispensabile per aiutare i pazienti.
Abituiamoci a riservare il tempo per lo studio sulla nostra agenda, il sabato o la domenica, per la settimana dopo, definendo giorni e orari precisi; se proprio capita un'emergenza, possiamo spostare la data, ma deve essere davvero un'emergenza, non un cambiare idea.
Riserviamo almeno 2 pomodori alla settimana, ma meglio 3 o 4: 2 pomodori un giorno e 2 pomodori un altro giorno. Se riusciamo a fare di più, tanto meglio.
Quando studiamo, isoliamoci dalle fonti di disturbo: chiudiamo l'applicazione di posta elettronica, tutti i social, mettiamo lo smartphone silenzioso per non sentire le notifiche.
Applichiamo il metodo del pomodoro dei 25+5 minuti all'intervallo di tempo che abbiamo riservato, in modo ferreo.
Esultiamo per essere riusciti nel nostro intento!
Sveliamo il mistero del titolo: perché si chiama tecnica del pomodoro? Perché la persona che l'ha ideata, la prima volta che ha provato questa tecnica, ha usato un timer da cucina a forma di pomodoro per misurare i 25 minuti.
Quanti pomodori sono stati necessari per scrivere questo articolo? Tre. Affinché siano stati ben spesi, ti invitiamo a seguire questi consigli, se ti trovi in difficoltà a finire uno o più corsi in fase di studio.
E adesso... se sei già iscritto/a a uno dei nostri scorsi, applica subito queste tecniche! Se non sei ancora tra i nostri iscritti, ti consigliamo di iniziare col nostro pacchetto di corsi base.
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