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Qual è il modo più facile per contrastare l'inquinamento atmosferico?

04 Dicembre 2023
Tempo di lettura: 5 minuti

Inquinamento

Il modo più facile e alla portata di tutti per contrastare l'inquinamento atmosferico lo spiega Shaun Walker, giornalista, nell'editoriale di una newsletter del quotidiano inglese The Guardian intitolata "Vuoi fare la differenza per l'inquinamento dell'aria? Riduci il consumo di carne e latticini" (e anche di uova, aggiungiamo, perché l'allevamento di polli e galline è più inquinante di tutti gli altri, quando si tratta di polveri fini [1]).

Con dovizia di fonti, Walker spiega che il legame tra aria tossica e produzione alimentare è ben noto: l'ammoniaca derivante dalle deiezioni animali e dall'uso eccessivo di fertilizzanti (usati soprattutto per la coltivazione dei mangimi per gli animali d'allevamento) reagisce nell'aria formando minuscole particelle pericolose e inquinanti. Almeno il 40% dell'inquinamento mondiale da polveri fini si forma in questo modo, secondo uno studio del 2021 [2]. In paesi in cui altre emissioni, come quelle industriali, sono state ridotte, si arriva al 60%.

Quello che finora non era stato studiato in dettaglio è il legame tra la dieta e l'inquinamento da polveri fini. Ci ha pensato il dott. Marco Springmann, ricercatore dell'Università di Oxford, in un articolo uscito su Nature lo scorso ottobre [3]. La sua analisi ha mostrato che:

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Oltre all'ammoniaca sono stati presi in considerazione anche le emissioni di metano degli allevamenti, che contribuiscono alla formazione di particolato nell'aria, e le emissioni di ozono a livello del suolo, anch'esso nocivo per la salute umana.

Nei paesi sviluppati, densamente abitati e con un alto numero di animali allevati, come quelli europei e dell'America del nord, una dieta vegana eviterebbe il 20% delle morti dovute all'aria inquinata.

Il dott. Marco Springmann ha dichiarato al giornalista Shaun Walker: "Molti politici sono preoccupati dell'inquinamento dell'aria, ma non pensano quasi mai al legame con l'alimentazione. Noi abbiamo dimostrato che invece la dieta è un fattore che contribuisce in modo determinante".

L'inquinamento non solo danneggia la salute ed è una causa di morte ma riduce le capacità fisiche e cognitive delle persone. Marco Springmann e il suo gruppo di ricercatori ha stimato che la diminuzione dell'inquinamento dovuta al cambio di dieta avrebbe anche ripercussioni economiche positive, per la maggiore produttività e per la minore spesa sanitaria.

Tuttavia, come fa notare Walker, è difficile far cambiare abitudini alimentari alle persone e l'industria zootecnica sta contrattaccando in modo potente.

Per questo è importante rendere note le informazioni derivanti dalla ricerca scientifica: questo dell'inquinamento dell'aria è un ulteriore tassello del puzzle, un nuovo aspetto dei benefici di una dieta vegetale, in aggiunta a quelli già noti per la salute umana, le emissioni di gas serra, lo spreco di risorse e l'impatto ambientale in generale.

Concludiamo con le parole dello scienziato Joseph Poore del 2018 [4]: "Una dieta vegan è probabilmente la singola azione più efficace per ridurre il proprio impatto sul pianeta".

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Fonti

  1. Corriere della Sera, Dataroom, Inquinamento: il 50% è prodotto dai riscaldamenti e allevamenti intensivi, 26 febbraio 2019.

  2. Baojing Gu et al., Abating ammonia is more cost-effective than nitrogen oxides for mitigating PM2.5 air pollution. Science 374, 758-762(2021). DOI:10.1126/science.abf8623

  3. Springmann, M., Van Dingenen, R., Vandyck, T. et al. The global and regional air quality impacts of dietary change. Nat Commun 14, 6227 (2023). https://doi.org/10.1038/s41467-023-41789-3

  4. The Guardian, "Avoiding meat and dairy is ‘single biggest way’ to reduce your impact on Earth", 31 maggio 2018.

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Categoria: Ecologia

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