dr.ssa Luciana Baroni, Medico, Geriatra, Neurologa, Nutrizionista
26 Settembre 2022
Tempo di lettura: 4 minuti
Avevamo già segnalato nel 2021 uno studio che evidenziava come il consumo di latte fosse associato a un rischio significativamente aumentato di cancro alla prostata: +37% (I latticini favoriscono il tumore alla prostata: nuove evidenze).
Su questo tema è stato pubblicato un altro studio sull'American Journal of Clinical Nutrition [1], condotto su 28.737 uomini avventisti del settimo giorno negli Stati Uniti e in Canada, seguiti per 7.8 anni in media.
Il nuovo studio ha ottenuto risultati simili, confermando che i latticini sono alimenti dannosi per la prostata, ma ha anche cercato di rispondere alla domanda: "Esiste un legame tra introiti di calcio e rischio di tumore alla prostata?".
La risposta è no, il problema non è il calcio, ma sono proprio i latticini. Infatti, assumendo calcio da alimenti o bevande vegetali non si verifica alcun incremento del rischio: gli uomini con un'assunzione di calcio non caseario maggiore (905 mg/giorno) non avevano un rischio aumentato rispetto a quelli con consumo inferiore (349 mg/giorno).
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Riguardo al legame tra latticini e tumore alla prostata, i principali risultati dello studio sono:
Gli uomini che consumavano più latticini (in media 430 g/giorno) presentavano un rischio di cancro alla prostata più elevato del 27% rispetto a quelli che ne consumavano meno, cioè in media 20,2 g/giorno, incluse anche le persone con consumi nulli.
Riguardo ai tumori della prostata in stadio avanzato, il rischio tra gli uomini che consumavano più latticini era del 38% maggiore rispetto a quelli che ne consumavano meno. Per i tumori non avanzati, era del 27%.
Se si fa il confronto escludendo le persone con consumi nulli, quindi, solo tra chi consuma molti latticini e chi ne consuma pochi ma non zero, l'aumento del rischio è del 22%.
Confrontando i consumi massimi (in media 430 g/giorno) con i consumi nulli, il rischio dei consumatori di latticini è del 60% maggiore.
I 2 punti precedenti mettono bene in luce come l'esclusione totale sia molto più protettiva rispetto alla diminuzione dei consumi.
Le associazioni sono non lineari: si verifica un maggior aumento del rischio con dosi relativamente basse di latticini.
In definitiva, questo studio aggiunge ulteriori motivi per preferire come fonti di calcio quelle vegetali piuttosto che quelle dei prodotti lattiero-caseari, tenendo conto che il cancro alla prostata è il cancro non cutaneo più comune negli uomini.
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Categoria: Dieta e salute